Proposta di modifica unilaterale del Contratto di Conto Corrente: cosa fare

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Neanche un mese fa, i clienti Chebanca, o meglio ex Chebanca ora Mediobancapremier, hanno ricevuto la comunicazione di proposta di modifica unilaterale del Contratto di Conto Corrente, con un aumento del costo del canone annuale di circa il 15%, rispetto ad un dichiarato aumento dell’inflazione del 21%, dal 2020 al 2024.

Non staremo certo qui a sindacare su qual è effettivamente il parametro dell’inflazione da prendere in considerazione o se tale aumento possa essere legittimo o meno, non essendo così eclatante come avvenuto invece per altre tipologie di servizi e fornitori, ma vogliamo aiutarvi a fare due calcoli e prendere la giusta decisione, se tenere il vostro conto corrente o passare ad un’altra banca.

Ci riferiamo soprattutto ai clienti Chebanca che avevano optato per il conto a zero spese e a quelli che sono passati al conto premium, per avere più servizi, specialmente il deposito titoli, per un costo di 72 euro l’anno, riducibile grazie ai vari bonus per accredito stipendio e giacenza sul conto.

Consigli

Premesso che tali costi sono già aumentati nel recente periodo, perchè i bonus sono stati ridotti adducendo motivazioni per cui alla banca non conviene più tenere i tuoi soldi, tanto sono bassi i tassi d’interesse riconosciuti dalla BCE, anzi a causa dei tassi negativi per la banca ciò diventa un costo… ecco arrivare la proposta di modifica unilaterale del contratto con aumenti previsti di soli 12 euro l’anno, solo 1 euro al mese.

Bene. Sappiamo che saranno in tanti a pensare di cambiare banca anche solo per il gesto, solo per il principio. Vi diciamo subito che sono ancora tante le banche che offrono conti corrente a zero spese e che addirittura, per invogliarvi a scegliere il loro servizio, vi offrono dei benefit molto importanti, come ad esempio Credit Agricole che vi offre fino a 400 euro in buoni Amazon.

Calcoli da fare

Ma che calcoli occorre fare per decidere se cambiare o meno? Intanto dovete naturalmente considerare che cambiare richiede sempre un pò di tempo da dedicare, quindi siate consapevoli che tra ricerca del conto giusto, compilazione e firma dei moduli, i vari passaggi per trasferire denaro, titoli e varie, dovrete dedicare del tempo… e poi i costi diciamo occulti (anche se proprio occulti non sono).

Già, perchè se è vero che ci vengono offerti dei conti gratis (come la già nominata Credit Agricole o ING tanto per fare alcuni nomi), dovrete studiare bene i dettagli di ciò che vi viene offerto. Infatti, alcuni servizi potrebbero non essere compresi nel conto a zero ed avrete quindi la sorpresa di dover pagare un canone mensile che quanto meno si avvicinerà a quello che pagavate con la vecchia banca.

Un altro calcolo molto importante, almeno per chi ha il deposito titoli e fa delle compravendite, è il prezzo delle commissioni e le spese di tentuta conto oltre allo sconto applicato a determinate condizioni. Ad esempio, ING direct con il proprio conto corrente arancio è molto competivo e vi offre un deposito titoli a zero spese. Inoltre, le commissioni per l’acquisto di BOT o BTP (solo per citare quelli che vengono acquistati più frequentemente) sono pari allo 0,19%, con un massimo di 18 euro ed un minimo di 8 euro, mentre Mediobanca Premier prevede commissioni pari allo 0,28% ed anche questo incide.

Non possiamo quindi indirizzare tutti nella stessa scelta, ma speriamo di avervi dato qualche informazioni più per scegliere consapevolmente.

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